domenica 29 aprile 2012

Pane & Merda

I bambini aspettano il giorno in cui saranno felici. Se potessi truccare anche l'anima, la faccia non sarebbe più il mio campo di battaglia preferito su cui disegnare righe. Fare finta di non rimanerci male. Essere così avanti da sentirsi soli. E nella mani giunte trovo il mio riposo. Ti cancella il peso, sai? dovresti solo lasciarlo andare, ti affezioni troppo al dolore. Perchè ti rende umano? sei disumano. Non c'è niente di u-mano in noi, uccidi il nemico senza lacrime. Sii cinico e squarcia i sentimenti. Vomito le vostre dottrine subdole, permettetemi di analizzarle. Ho un cervello che colma il vuoto, riempio l'antimateria di energia. Penso fino al punto in cui vivo, completamente asuefatta e tollerante alle prese per il culo. Vengo dalla luna o forse dalle stelle. Guardate il cielo cazzo! ci stanno uccidendo, e la Terra ti scrive poesie con le galassie, e io so solo scrivere scarabocchi con lo smalto rosa. Ma non vedi quella luce? é Venere dicevo, e tu non mi ascoltavi. Forse sei ancora troppo incastrato nelle sabbie mobili della bugia. é un fiume che scorre senza che io possa controllarne gli argini, non serviranno sacchi di sabbia per fermarlo, dovete uccidervi l'ego prima di annegarci. No lui non può stringere questa faccia tra le mani, non può mordere il succo labbroso, non può rubarmi il trucco con il collo della sua camicia. Sono la stronza più stronzeggiante che esista, e faccio casino. 
Semino la parola. Mi gratto l'abbronzatura per dar spazio alla pelle nuova, e con gli aghi sporcherò questo parco candido.
Adesso lo sento, l'ologramma del mio cuore. 
Danzare con il Diavolo, e pugnalarlo nel caschè.
E' l'idea del bene che ti salva, tutto il resto è polvere.
Ti avrei dato il mio nome se non fossi una puttana. Ma è così che doveva andare.
Ho freddo alle vene, 2 minuti e parto.

Il tuo profumo di cane è mio.